Sonntag, 19. Dezember 2010

Buon compleanno, Felicia Langer!

Questa settimana l'avvocatessa per i diritti umani, la tedesca-israeliana Felicia Langer, ha compiuto il sui 80 anni, nella cittadina di Tuebingen. L'anno scorso, Felicia Langer ed il suo marito Mieciu poterono festeggiare i loro 60 anni di matrimonio. Langer nacque in Polonia. Quando il regime nazista tedesco attaccò la Polonia, nel settembre 1939, lei e la sua famiglia fuggirono nell'Unione Sovietica, dove rimasero fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. La famiglia di cui sarebbe diventato il suo marito invece, non fu altrettanto “fortunata”. Tutti, tranne Mieciu, furono sterminati dagli aguzzini nazisti, mentre egli riuscì a sopravvivere ad una sequenza di campi di concentramento.

In seguito al loro matrimonio, nell'anno 1950 la coppia emigrò in Israele. Dopo la nascita del figlio Michael, Felicia Langer s'iscrisse a giurisprudenza presso l'Università Ebraica di Gerusalemme. Nel 1965 iniziò a lavorare come avvocato. In seguito all'occupazione dei territori palestinesi nella guerra del 1967, per più di un decennio Felicia Langer rimase l'unico legale ad assumersi la difesa di palestinesi nei tribunali militari d'Israele (“tribunali canguro”). Però, la sua interpretazione delle leggi d'Israele e di quelle internazionali male si adeguò al concetto di legge sul quale furono istituiti i “tribunali canguro”. La Langer subirà non solo l'arroganza dei giudici militari, ma dovette anche sopportare la diffamazione da parte dei suoi compaesani.

Tuttavia, un grande successo la Langer riuscì a conseguire: davanti all'Alta Corte per la Giustizia israeliana, riuscì a scongiurare la deportazione di Bassam Shaka, il sindaco di Nablus. Nel 1990 Felicia Langer chiuderà il suo studio legale per trasferirsi, assieme alla sua famiglia, in Germania. Si stabilirono nella cittadina di Tuebingen, nel Baden Wuerttemberg. Da allora, Felicia Langer continua a battersi per i diritti della popolazione palestinese, ma anche per una Germania migliore.

Il suo impegno è stato sia verbale che attraverso le sue pubblicazioni. Per informare il pubblico tedesco, Felicia Langer scrisse undici libri mettendo in evidenza l'oppressione dei Palestinesi nella loro stessa patria tramite l'occupazione israeliana. E' stata criticata per il suo linguaggio schietto e trattata con estrema ostilità da parte di un gruppo di pressione pro-Israele, di orientamento di destra, che dà l'impressione di curarsi più delle sorti dello Stato d'Israele che non di quelle degli ebrei in Germania.

Quando l'ex-Presidente della Germania, Horst Koehler, le conferì la Croce dei Meriti della Repubblica Federale Tedesca, questi gruppi di pressione rimasero contrariati. Alcuni di loro, cui in passato era stato conferito la stessa onorificenza, cercarono di ricattare il Presidente Koehler affinché ritirasse la Croce dei Meriti alla Langer minacciando che altrimenti avrebbero riconsegnato la propria. Felicia Langer riuscì a superare queste diffamazioni mantenendo la propria dignità ed ignorando completamente le angherie.

Un profeta tipicamente non viene riconosciuto nel proprio paese. Mentre gode dell'alta stima di israeliani non sionisti, Felicia Langer è diventata quasi un “idolo” per palestinesi. Quando partecipammo insieme ad una conferenza nella Gerusalemme Est, intere famiglie di palestinesi si fecero avanti per ringraziarla di nuovo per ciò che ha fatto per loro. Dopo il suo trasferimento da Israele, a Felicia Langer furono conferiti vari premi prestigiosi, tra l'altro il Premio Nobel per la Pace Alternativo. I tedeschi dovrebbero essere contenti che lei abbia deciso di trasferirsi nel loro paese accettando la cittadinanza tedesca, che storicamente non poteva essere data per scontata. Personalmente mi annovero tra i fortunati che hanno potuto avvalersi per molti anni dei buoni consigli di Felicia Langer e cercherò di camminare nelle sue orme sulla strada verso la verità e la giustizia. Le auguro un buon compleanno, o, come si dice in polacco, sto lat, sto lat !

Ludwig Watzal

Traduzione italiana da Susanne Scheidt, bubblicista, Milano. Arab Monitor. In ingelse qui, qui e qui.